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Risorse economiche

27/11/2017
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Vorarlberg/AT © CIPRA International

Un lavoro capace di futuro

Le regioni rurali e le aree montane si connotano tradizionalmente per il lavoro agricolo e per le attività terziarie nei settori del turismo, dell’istruzione e dei servizi sociali. La crescente digitalizzazione e segmentazione dell’economia acuisce le differenze tra centri e periferia. Per essere allettanti come luoghi di lavoro e di residenza le regioni periferiche non possono permettersi di scimmiottare semplicemente i centri urbani. Anziché sulla crescita possono puntare sulla qualità del lavoro e della vita e sperimentare nuove strade. Sono proprio le giovani generazioni ad essere a favore di modelli lavorativi flessibili, combinati. Chiedono condizioni contrattuali che consentano di svolgere più attività parallelamente e di conciliare famiglia, casa e lavoro. Ci dev’esser tempo anche per gli interessi personali, per le attività di volontariato, per il tempo libero.

Artigianato come prospettiva

Cresce la domanda di prodotti artigianali. I clienti provengono soprattutto dai centri urbani e dall’estero, alla ricerca di prodotti di nicchia di alta qualità. L’artigianato delle regioni alpine rurali è apprezzato per la sua autenticità e suscita identificazione – sia con i produttori che con i prodotti. Ciononostante l’artigianato è in crisi. Il numero di occupati nel settore artigianale sta calando in tutti i Paesi alpini. In Svizzera, secondo i dati raccolti nel 2011, su 307 mestieri artigianali tradizionali 170 erano da considerarsi a rischio, e 23 già estinti. La sfida maggiore è la successione: in Austria la quantità di apprendisti nel settore manifatturiero e artigianale è diminuita del 25 percento, dall’inizio del 2000. E il motivo non sta solo nelle condizioni quadro economiche. È diminuito il valore che nella nostra società viene attribuito ai mestieri artigianali. È necessario comunicare meglio i vantaggi che l’attività artigianale porta con sé. Ad esempio il fatto che l’artigianato offre tutti i vantaggi di un modello lavorativo flessibile e la possibilità di lavorare da casa.

Nuovi modelli lavorativi

Così come l’artigianato, anche l’agricoltura è un settore basato sulle relazioni sociali e sulla collaborazione intergenerazionale. Offrono prospettive in questo campo forme di agricoltura solidale, la creazione di cooperative e consorzi. Gli agricoltori delle zone montane possono unirsi per tutelare insieme i propri interessi, condividendo le decisioni, i profitti e i rischi. In questo modo è possibile combinare più facilmente il lavoro agricolo e altre attività, e ridurre la dipendenza dal reddito derivante dall’agricoltura. Ulteriori opportunità risiedono nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di alta qualità e nella combinazione dell’attività agricola a offerte turistiche nella regione.

Le sinergie tra agricoltura, artigianato e turismo nelle Alpi sono molteplici. Le potenzialità delle pratiche agricole multifunzionali e multilocali sono tutt’altro che esaurite. Gli spazi di co-working, quintessenza di uno stile di vita urbano, oggi stanno riscuotendo successo anche nelle regioni alpine rurali. Nelle zone più isolate un contesto che consenta orari di lavoro flessibili, reciproco scambio, attività di rete e condivisione dei costi non è meno richiesto che negli agglomerati urbani.

 

Fonti ed ulteriori informazioni:

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