Comunicati stampa
Vivere, semplicemente - con meno risorse
La svolta energetica, l’espansione del turismo, la frammentazione degli insediamenti mettono sempre più pressione alle Alpi. Ma le risorse naturali limitate possono essere compensate con risorse culturali: un mutamento dei valori verso un modo di vivere compatibile con l’ambiente. Che cosa ci vuole per questo? E’ proprio questa la domanda cui la CIPRA intende rispondere con la sua Relazione annuale 2013.
Giovani voci, nuove prospettive per le Alpi

A che punto sono le Alpi in materia di partecipazione dei giovani? Dove occorre darsi da fare? Con un rapporto la CIPRA fornisce una panoramica sulla situazione nei Paesi alpini e delinea i passi necessari. Intanto ha compiuto un primo passo istituendo una Consulta giovanile.
Noi chiediamo: Alpi libere dalle Olimpiadi!

Dopo la festa arriva la disillusione postolimpica: a Sochi si fa la conta dei danni e dei costi conseguenti. Saranno ingenti, come in tutte le località in cui si sono disputate le Olimpiadi invernali. In una lettera aperta la CIPRA esorta il presidente del CIO Thomas Bach ad avviare una profonda riforma del CIO. Non si devono più organizzare e svolgere Giochi olimpici invernali nella forma attuale, ribadisce in una presa di posizione la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi.
La CIPRA si lancia in un'escursione di lunga percorrenza

Il 1° gennaio 2014, CIPRA International ha preso in carcio il segretariato dell'itinerario escursionistico Via Alpina. Insieme, le due reti alpine si impegnano per un maggiore sviluppo sostenibile sulle Alpi. Gli escursionisti appassionati non saranno gli unici ad approfittarne.
Quel che i Comuni possono fare per le farfalle e le salamandre pezzate
Le Alpi dispongono di una varietà di animali e piante particolarmente vasta e preziosa. Questa diversità potrà avere un futuro solo se gli habitat verranno conservati e saranno connessi fra di loro. E i Comuni hanno molteplici possibilità di contribuire. Per questa ragione, la CIPRA si rivolge ai rappresentanti dei Comuni con un video, invitandoli a sfruttare questa opportunità.
Macroregione Alpi: noi siamo pronti!
Da cinque settimane la strategia macroregionale per le Alpi è un dato acquisito. La posizione della società civile continua tuttavia e restare nell’incertezza: gli Stati e le regioni continuano a discutere se i loro rappresentanti possono partecipare attivamente al Gruppo di pilotaggio – e proprio ora rimandano di nuovo il dibattito. Le ONG e le reti sono pronte a partecipare alla costruzione della “Casa per lo spazio alpino” – a condizione che venga loro consentito l’accesso al cantiere.
Perché Sochi non si trova nelle Alpi
I Giochi olimpici invernali 2014 avrebbero anche potuto svolgersi nelle Alpi: la candidatura di Salisburgo/A è stata a suo tempo bocciata dal CIO. Oggi le Olimpiadi invernali hanno perso buona parte della loro attrattività per gli abitanti delle Alpi. La CIPRA ha analizzato criticamente le esperienze degli ultimi anni.
La Borsa dei transiti alpini è giuridicamente fattibile
Dal punto di vista giuridico non c’è nessun ostacolo che impedisca l’introduzione di una Borsa dei transiti alpini (BTA) – purché ovviamente gli Stati alpini abbiano la volontà politica di farlo. È giunto a questa conclusione uno studio condotto su incarico dell’Euroregione “Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino”.
Sostenibilità significa: basta con queste Olimpiadi
Agire con spirito pionieristico (nel senso di guardare avanti) oggi per la Svizzera significa ridurre efficacemente la propria impronta ecologica. E utilizzare le risorse disponibili in modo che anche le prossime generazioni e il resto del pianeta possano godere di buone condizioni di vita. Tutto il resto è mistificazione, come lo sono i previsti Giochi olimpici invernali 2022 nei Grigioni. Affinché i Giochi olimpici possano realmente definirsi sostenibili, è necessaria un’inversione di rotta. Ma il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), che detta le condizioni di svolgimento, è ben lontano da una svolta di questo tipo.
ONG e reti per una macroregione Alpi e la partecipazione della società civile
Il 19 dicembre 2013 il Consiglio europeo decide se sarà adottata una strategia europea per lo spazio alpino. Stati e regioni sono impegnati da mesi nella messa a punto di una proposta adeguata – lasciando fuori dalla porta i rappresentanti della società civile. ONG e reti intervengono ora con un documento comune.