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Sounding Board

18/01/2018
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Restare innovativi e pensare il nuovo

La CIPRA lavora con un’impostazione proiettata verso il futuro. Al centro dei nostri sforzi poniamo una vita nelle Alpi che sia attrattiva e conveniente anche per le generazioni future. Un obiettivo che noi possiamo conseguire solo lavorando con competenza, in modo mirato e guidati da una visione. Il Sounding Board sostiene la CIPRA International in un processo a lungo termine volto a rafforzare il suo ruolo di precorritrice di uno sviluppo sostenibile nello spazio alpino, perfezionare il suo posizionamento e consolidare la messa in rete.

Come?

La CIPRA International collabora regolarmente con personalità di diversi settori e discipline. Questa collaborazione si intensifica all’interno del Sounding Board. Rappresentanti della CIPRA International e persone esterne si incontrano una volta all’anno per valutare strategie, attività e temi della CIPRA. Nell’ambito del Sounding Board ci apriamo in modo mirato a saperi e opinioni provenienti dall’esterno per individuare i punti deboli e di forza, così come possibili sinergie, per poi intervenire con adeguate attività.

Chi?

Il Sounding Board è composto da otto a 15 membri di diversi settori e discipline. I partecipanti sono invitati dal Consiglio direttivo della CIPRA International, previa consultazione con le rappresentanze CIPRA nazionali. La nomina a membro ha una durata biennale. I membri del Sounding Board sono indipendenti e non assumono alcuna funzione all’interno della CIPRA. La loro partecipazione al Sounding Board è a titolo onorario e di  natura meramente consultiva.

 

Membri del Sounding Board della CIPRA

Jens Badura è filosofo manager culturale, gestisce il centro culturale berg_kulturbüro di Ramsau/Berchtesgaden (www.bergkulturbuero.org) e dirige il creativealps_lab alla Scuola superiore delle arti di Zurigo (ZHdK). Ha avviato e sviluppa progetti che coniugano valore aggiunto culturale e sviluppo sostenibile nello spazio alpino.

Bernard Debarbieux è professore di geografia politica e culturale e di pianificazione territoriale urbana e regionale. Il suo impegno investe il sapere geografico, la pianificazione territoriale e la politica ambientale. Le sue ricerche si concentrano sule regioni di montagna, esaminate nella loro dimensione regionale, nazionale e globale.

Andreas Muhar dell’Institut für Landschaftsentwicklung, Erholungs- und Naturschutzplanung dell’Università di agraria di Vienna/A concentra le proprie ricerche sulle sfide e le prospettive di uno sviluppo paesaggistico sostenibile. Si occupa inoltre di come impostare processi di sostenibilità.

Irmi Seidl è responsabile dell’Unità di ricerca Scienze economiche e sociali presso l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio/CH (WSL) e insegna economia ecologica. Oltre a tematiche nell’ambito della ricerca ambientale interdisciplinare, Irmi Seidl sviluppa visioni e idee creative per una società che non sia legata alla crescita economica.

Martin Strele è direttore di kairos (www.kairos.or.at), un’agenzia di pubblica utilità che si occupa di analisi dell’impatto con sede a Bregenz/A. La sua mission consiste nello sviluppare prototipi in grado di far progredire il mondo in senso ecologico e sociale. In questa prospettiva collabora con svariati partner del settore pubblico e privato.

Kirsten Koop è professore di Geografia umana e Pianificazione regionale presso l'Università di Grenoble Alpes/FR. Si occupa di teorie dello sviluppo e della transizione, innovazione sociale e cambiamento territoriale e conduce ricerche transdisciplinari. Attualmente è direttrice dell'associazione "Innovazioni e cambiamento territoriale nelle regioni di montagna ITTEM".

Olivia Bina è Senior Fellow presso l'Istituto di Scienze Sociali all’Università di Lisbona e Fellow dell'Accademia Mondiale delle Arti e delle Scienze. Il suo lavoro contribuisce all'esplorazione interdisciplinare di processi che bilanciano una crescita e una tecnologia sempre più intelligenti con il recupero delle illimitate potenzialità della connessione uomo-natura, riflettendo il suo variegato background che unisce scienze politiche, economia ecologica, geografia umana, studi futuristici e architettura del paesaggio.