Qual è l’impatto del turismo sulla società?

Il turismo produce effetti tanto positivi quanto negativi sulla società alpina. Aspetti economici e sociali sono strettamente intrecciati. Per esprimere una valutazione occorre comunque esaminare una prospettiva d’insieme.

Gli effetti positivi del turismo sulla società alpina sono molteplici. Lo sviluppo turistico porta benessere economico. Nella migliore delle ipotesi se ne avvantaggia l’intera regione. Di una rete di infrastrutture ben sviluppata possono approfittare sia i residenti che gli ospiti. Opportunità di lavoro stagionali offrono un reddito complementare a molti agricoltori, che possono così proseguire la loro attività e contribuire a mantenere il paesaggio culturale e naturale della regione.

Il rovescio della medaglia è altrettanto sfaccettato. Lo sviluppo economico, se non è impostato con un approccio olistico che tenga conto di tutti, va a vantaggio di pochi. In ogni caso a scapito dell’interesse pubblico. Un’infrastruttura basata sull’afflusso turistico e spesso sovradimensionata deve essere finanziata e mantenuta dalla popolazione residente. Il canone delle abitazioni e il prezzo dei terreni edificabili aumentano, rendendo questi beni primari quasi inaccessibili per le persone del posto. I proprietari di seconde case spesso sono presenti solo per poche settimane all’anno e danno un contributo minimo alle dinamiche sociali. D’altra parte, il loro desiderio di impegnarsi e partecipare attivamente non viene talvolta accolto e cade nel vuoto.

Questi effetti contraddittori si inaspriscono nel caso in cui una destinazione dipenda completamente dal turismo. I vicini di casa, così come le regioni confinanti, diventano concorrenti, la solidarietà all’interno della società svanisce. La struttura sociale diventa più complessa: ci sono turisti, lavoratori stagionali, immigrati, persone del posto e proprietari di case di villeggiatura. Questo scambio può tuttavia anche portare un arricchimento: nascono amicizie, nuove tradizioni e feste. Ma se i turisti affluiscono in massa, questo scambio interculturale va irrimediabilmente perduto. Il contatto con il diverso può suscitare la paura di perdere la propria identità. Il confronto e l’interesse dei turisti per la cultura locale promuovono d’altro canto la conservazione dei costumi, delle tradizioni e anche del patrimonio architettonico.