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Punto di vista della CIPRA: Fiumi senz'acqua.

10/07/2012 / alpMedia
Una campagna lanciata da Legambiente per monitorare fiumi e torrenti alpini e segnalare lo stato di degrado dovuto a prelievi idrici eccessivi.
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I fiumi in secca, soprattutto d'estate, sono la conseguenza del mancato rispetto del rilascio del deflusso minimo da parte dei gestori degli impianti idroelettrici. © Legambiente Piemonte
La stagione estiva evidenzia lo stato di magra di fiumi e torrenti; alla carenza di precipitazioni del periodo si aggiungono prelievi a scopi irrigui o di produzione idroelettrica. Le conseguenze sono la distruzione di ecosistemi, il peggioramento della qualità delle risorse idriche, la compromissione di paesaggi fluviali e l'impossibilità di usi sociali, ricreativi e culturali dei corsi d'acqua. In molti casi non vengono rispettate le leggi che prescrivono il rilascio di un certo quantitativo d'acqua (DMV-Deflusso Minimo Vitale) a valle delle derivazioni irrigue o idroelettriche. Allo scopo di monitorare e denunciare quelle situazioni in cui fiumi o torrenti vengono privati di tutta o quasi l'acqua, Legambiente, con il sostegno di altre associazioni tra le quali la CIPRA Italia, ha lanciato la campagna "Fiumi senz'acqua 2012" attraverso la quale, con il contributo di singoli cittadini e associazioni che segnaleranno casi di eccessivo sfruttamento o di mancato rilascio, portare a conoscenza delle autorità competenti e sollecitare maggiori controlli e provvedimenti di tutela dei corsi d'acqua. Per partecipare ala campagna, che riguarda tutte le regioni alpine italiane, è opportuno segnalare mediante apposita scheda situazioni in cui i corsi d'acqua sono in asciutta o con evidente carenza idrica.
Ulteriori informazioni e scheda di segnalazione sul sito:
www.legambientepiemonte.it/fiumiinsecca.html