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Neve elitrasportata per ammantare pendii brulli

29/01/2014 / alpMedia
Anziché candidi paesaggi ammantati di neve, sempre più stazioni di turismo invernale mostrano pendii verdeggianti. Ciononostante, gestori di impianti di risalita e operatori turistici cercano con tutti i mezzi di consentire forme di turismo che siano remunerative. Senza badare alla natura, ovviamente.
Image caption:
Il trasporto di neve con elicotteri ha reso possibile disputare le gare di sci a Kitzbühel/A nonostante i pendii spogli di neve. © Joujou/pixelio
È domenica, le previsioni promettono almeno cinque ore di sole, poco vento, il paesaggio è imbiancato e tutti gli impianti sono aperti. Questa la giornata ottimale nei sogni degli appassionati di sport invernali, ma anche per tutto il comparto sciistico. Solo a tali condizioni, infatti, il turismo sciistico è redditizio. La probabilità di incontrare giornate di questo tipo si sposta tuttavia dal pieno inverno verso il periodo pasquale, mentre aumentano le giornate con scarsità di neve, come dimostra una ricerca dell'Università di Monaco/D.
Le speranze di veder giungere la soluzione direttamente dal cielo sono sempre più ridotte. Già migliaia di operatori nello spazio alpino fanno ricorso all'innevamento, coprendo una superficie ampia come l'intero Lago di Costanza. Ormai i cannoni da neve consumano tanta acqua quanta ne consuma la città di Monaco in un anno.
Lo scorso fine settimana, la situazione si è presentata particolarmente disperata a Kitzbühel/A in occasione della Coppa del Mondo di sci: poiché i cannoni da neve funzionano solo con temperature prossime al punto di congelamento, per ricoprire i pendii desolatamente spogli, si sono dovute procurare in fretta e furia circa 1.800 tonnellate di neve prelevate alle quote superiori. Impresa resa possibile ricorrendo a ben 900 voli di elicottero. L'operazione si giustifica in considerazione dell'enorme valore pubblicitario dell'evento - e dell'alta qualità potabile della "neve elitrasportata", che a sentir loro fa bene alla natura!
Fonte e ulteriori informazioni:
www.uni-muenchen.de/aktuelles/spotlight/2014 (de)