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Le grandi aree protette nel trend turistico

12/07/2007 / CIPRA Internationale Alpenschutzkommission
Le grandi aree protette e i parchi dell'arco alpino si trovano di fronte alla sfida di dover adempiere alla propria missione di protezione pur contribuendo allo sviluppo sostenibile regionale.
Parco Naturale Alpi Marittime
Image caption:
In Italia, secondo la recente pubblicazione del Rapporto Ecotour, il turismo legato alla natura vive una stagione di forte crescita. Parco Naturale Alpi Marittime. © CIPRA Italien
Red. La missione di protezione è più o meno importante a seconda che si tratti di parchi nazionali, riserve di biosfere, parchi naturali o altre categorie di aree protette. Tuttavia, ovunque, gli aspetti legati al turismo e alla ricreazione acquistano maggiore rilevanza. Se si osservano regioni come l'area di Briançon con il Parc des Ecrins, la Valle d'Aosta con il Parco Nazionale Gran Paradiso, l'Alto Adige e la Stiria con i loro parchi naturali o la Svizzera centrale con la riserva di biosfera patrimonio dell'UNESCO di Entlebuch, appare evidente che le grandi aree protette alpine sono ormai diventate una delle principali attrazioni turistiche.

Rispetto e profitto
Ma nelle grandi aree protette davvero convivono la tutela della natura e il turismo? Come vengono affrontate le lobby turistiche che pretendono di costruire funivie e altre infrastrutture nelle aree protette? Quali effetti ha la crescente passione per gli sport all'aria aperta sul mondo vegetale e animale dei parchi, ad esempio sugli uccelli selvatici? Come viene affrontato il traffico che, in alcune grandi aree protette, provoca vere e proprie valanghe d'auto?
D'altro canto, il successo del turismo legato alla natura fa sì che le strategie adottate per le aree protette trovino una maggiore approvazione tra la popolazione locale. Ad esempio, in Svizzera, la parziale revisione (rinnovo) della Legge sulla protezione della natura e del paesaggio ha stimolato molte iniziative a livello locale che, in circa 30 regioni svizzere, hanno portato alla creazione di nuovi parchi naturali e paesaggistici. A prescindere dal turismo, le grandi aree protette si delineano sempre più come importanti fattori di uno sviluppo regionale sostenibile. Soprattutto nelle zone rurali periferiche, esse sono infatti impegnate in importanti progetti come lo sviluppo di modelli regionali e il marketing regionale.
Il turismo naturale è una forma di turismo che salvaguarda la natura e il paesaggio della località e ne promuove la cultura e l'economia locali. Questa breve formula descrive una vacanza responsabile in aree e in paesaggi naturali. Un turismo di questo tipo deve emergere da esigenze locali e coinvolgere gli interessati, attraverso il rispetto, la protezione, la promozione e il finanziamento di natura, paesaggio e ambiente, ma anche delle condizioni sociali, culturali ed economiche della zona. Come attività sostenibile, il turismo naturale deve inoltre contribuire alla coerente incentivazione delle grandi aree protette.

Aree protette come prodotto turistico autonomo
Uno sviluppo naturale del turismo nelle grandi aree protette presuppone buone leggi a livello nazionale e regionale che prevedano modelli e concetti di gestione con precise strategie e misure di attuazione, coordinate con gli obiettivi regionali di tutela e sviluppo. Sono inoltre imprescindibili risorse a lungo termine di personale e strumenti finanziari per la gestione pratica e strategica dei parchi, per le pubbliche relazioni nella regione, per l'assistenza ai visitatori sotto forma di informazioni, guida e formazione ambientale, nonché per la gestione della qualità.
Una filosofia integrativa di gestione percepisce il parco nei suoi valori naturali e paesaggistici, oltre che come elemento e opportunità di sviluppo regionale sostenibile. Sono quindi molto importanti le cooperazioni con chi opera a livello comunale, turistico, agricolo e forestale e di protezione della natura.
Nell'ambito della strategia turistica di una regione, un'area protetta deve essere integrata nell'offerta turistica come un prodotto autonomo caratterizzato da preziose catene di servizi. Ciò comporta un marketing professionale che tenga conto delle esperienze acquisite nella gestione delle attrattive e degli eventi in una forma compatibile con l'ambiente e la natura.

Primo compito: protezione dei biotopi, dei processi e delle specie
Negli ultimi anni, i compiti delle amministrazioni delle aree protette si sono allargati nella direzione di uno sviluppo regionale intersettoriale, nell'ambito del quale anche le questioni del turismo acquistano una crescente importanza. Le aree protette possono però farsi carico di questa multifunzionalità solo se, attraverso un'opportuna volontà politica e le relative disposizioni di legge, viene garantito il loro compito principale che consiste nella protezione dei biotopi, dei processi e delle specie.
Tra le condizioni principali per il turismo nelle aree protette vi sono inoltre una dotazione finanziaria adeguata e un ambiente favorevole per il turismo naturale. Se queste condizioni vengono soddisfatte, in futuro il turismo naturale potrà avere effetti positivi sulle grandi aree protette, non solo per il benessere di chi cerca un'oasi di riposo, ma anche come fattore economico e sociale per le regioni, in cui si trovano il parco o l'area protetta.