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L’habitat si riduce, le rotte migratorie cambiano

10/05/2022 / Veronika Hribernik, CIPRA Internazionale
Futuro incerto per la pernice bianca, lo spioncello, il sordone e il fringuello alpino: a causa dell’aumento delle temperature, l’habitat delle specie di uccelli amanti del freddo si sta riducendo in tutto l’arco alpino. Anche le rotte migratorie di molte specie stanno cambiando a causa della crisi climatica.
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L’habitat della pernice bianca si sta riducendo. (c) Pixabay

Le specie di uccelli amanti del freddo in alta montagna sono particolarmente colpite dal riscaldamento globale, poiché il loro habitat è in progressiva contrazione. Ricercatrici e ricercatori dell’Università di Milano hanno indagato le condizioni della pernice bianca, dello spioncello, del sordone e del fringuello alpino nelle Alpi. Le quattro specie di uccelli sono ben adattate alle dure condizioni ambientali delle alte quote e reagiscono in modo estremamente sensibile ai cambiamenti climatici. Le specie adattate al freddo fanno riscontrare una diminuzione, mentre quelle che prediligono temperature più alte sono in aumento.

Nello studio, pubblicato sulla rivista “Global Change Biology”, le ricercatrici e i ricercatori hanno inoltre identificato i cosiddetti rifugi climatici. Si tratta di zone dove gli uccelli di montagna troveranno condizioni climatiche adatte anche in un futuro più caldo. Attualmente il 44% di queste aree sono designate come aree protette a livello nazionale. La loro richiesta: i rifugi climatici non ancora sottoposti a forme di protezione devono essere particolarmente salvaguardati da interferenze umane per non mettere in pericolo le aree rifugio delle specie d’alta montagna.

Nuove rotte per gli uccelli migratori

A causa della crisi climatica, anche le rotte degli uccelli migratori che attraversano le Alpi dal nord al sud dell’Europa stanno cambiando. Da 25 anni il Progetto Alpi monitora le migrazioni transalpine alla stazione di inanellamento di Bocca Caset a Tremalzo/I, in Val di Ledro. L’ornitologo Paolo Pedrini, che fa parte del team di coordinamento del progetto per il MUSE di Trento, spiega: “Alcune specie che vedevamo anni fa non le registriamo più, mentre altre, prima quasi assenti, sono diventate comuni”. Mentre 20 anni fa si contavano decine di migliaia di rondini, oggi solo poche migliaia transitano attraverso il passo. Anche tipiche specie montane, come fringuelli alpini, codirossi spazzacamini, spioncelli e sordoni, stanno diventando sempre più rari.

 

Fonti e ulteriori informazioni:

www.derstandard.at/story/2000135047752/hochgebirgsvoegel-verlieren-allmaehlich-ihren-lebensraum (de), science.orf.at/stories/3212662/ (de), www.derstandard.at/story/1389857758181/die-luft-wird-duenner-fuer-schneehuhn-und-co (de), www.derstandard.at/story/2000045887996/klimazonen-klettern-die-berge-hoch (de), www.montagna.tv/190883/alpi-il-cambiamento-climatico-sta-alterando-le-rotte-degli-uccelli-migratori/ (it), www.lipu.it/problema-riscaldamento-globale (it)