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Niente imballo né altri fronzoli, per favore!

08/03/2017 / alpMedia
In Svizzera i negozi che preferiscono mettere in vendita le loro merci senza imballaggio spuntano come funghi. Un trend panalpino?
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Bildlegende: Acquistare merci senza imballaggio è un valido contributo a uno stile di vita sostenibile. © storebukkebruse_flickr

Proporre in vendita generi alimentari e altri beni di uso quotidiano senza imballaggio è un piccolo contributo ad una grande tematica. Il movimento è conosciuto con il termine di “Zero waste” – zero rifiuti. In Svizzera, nella parte francofona, esistono già da parecchio tempo alcuni negozi che vendono generi alimentari e altri beni d’uso quotidiano, come prodotti per l’igiene o articoli per la casa, senza imballaggio.

Sacchetti, vasetti o bottiglie portati da casa riducono lo spreco di materiali e l’inutile consumo di risorse. Oltre al risparmio dei materiali di confezionamento, questo comporta anche che si acquistino le giuste quantità, commisurate al bisogno, in modo da portare a casa solo quel che serve al momento. Dall’inizio dell’anno il movimento Zero waste sta prendendo piede anche nella Svizzera di lingua tedesca, dove è imminente l’apertura di diversi negozi del genere.

Anche se ha raggiunto i paesi dell’arco alpino in tempi diversi, questa tendenza è ormai presente ovunque. In tutto l’arco alpino vi sono negozi che offrono le loro merci sfuse. Un ulteriore passo verso uno stile di vita più sostenibile ed efficiente nell’impiego delle risorse è anche il divieto ai supermercati di distribuire gratuitamente sacchetti di plastica, come quello che ad esempio vige in Francia dallo scorso anno.

Fonti e approfondimenti:

www.negozioleggero.it/de/ , www.labonnepiochegrenoble.com (fr) , www.liebeundlose.at (de) ,  zerowasteswitzerland.ch/de/ (de, en, fr)