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Per una natura senza confini - Il continuum ecologico di ALPARC, CIPRA, ISCAR e WWF

05/07/2007 / alpMedia
Gli spazi naturali delle Alpi devono essere messi in rete e, a tale scopo, gli ostacoli devono essere resi più permeabili al passaggio degli animali e alla diffusione delle piante. Quattro organizzazioni alpine intendono perciò creare un "continuum ecologico" nelle Alpi. Il progetto preliminare è già stato avviato.
Zerschneidung
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Il progetto "Continuum ecologico" vuole fare in modo che habitat importanti delle Alpi vengano frammentati sempre meno spesso a causa, per esempio, di nuove infrastrutture. © CIPRA International
La natura non rispetta i confini di Stato o delle aree protette. Inoltre, sempre più spesso, gli interventi umani sulla natura e il paesaggio comportano la frammentazione degli habitat e ostacolano gli scambi e il passaggio di animali e piante, mettendo a rischio la diversità biologica delle Alpi, unica in Europa.
Una rete ecologica in tutto il territorio alpino e da questo verso l'esterno può porre rimedio a questa situazione. A questo scopo, la Rete delle Aree Protette Alpine (ALPARC), la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA, il Comitato scientifico internazionale ricerca alpina (ISCAR) e il Programma europeo delle Alpi del WWF stanno portando a termine un grande progetto. Le prime attività consistono nell'elaborazione di una metodologia riconosciuta a livello alpino per la realizzazione di una rete di corridoi ecologici estesi a tutto il territorio alpino, nella preparazione di un catalogo di misure, nella scelte di aree pilota - sia nelle aree vallive densamente abitate, che nelle aree caratterizzate da un'elevata biodiversità - per l'esecuzione esemplificativa delle misure e nell'individuazione di tutti i collegamenti rilevanti ai fini dell'implementazione di una rete ecologica alpina. Altri importanti contenuti del progetto sono lo sviluppo di una strategia volta a coinvolgere le autorità e i soggetti interessati (turismo, agricoltura e selvicoltura, infrastrutture, pianificazione territoriale ecc.) e l'elaborazione di una campagna di comunicazione.
Nel quadro della piattaforma "Rete ecologica", recentemente istituita dalla Convenzione delle Alpi, i partner del progetto operano in stretta collaborazione con gli Stati alpini. Il progetto preliminare, che si protrarrà sino a fine 2008, è finanziato dalla MAVA, Fondazione svizzera per la protezione della natura.