Rappresentanze della CIPRA

Strumenti personali

  Filtro di ricerca  

Informazioni supplementari

Notizie

Prospettive di fuga

22/11/2019
Come le Alpi cambiano una persona che vi si è rifugiata – e come questa persona cambia le Alpi. Alcune riflessioni di Omar Khir Alanam.
Image caption:
Omar Khir Alanam (c) Richard Griletz

«Che cosa sono le Alpi?» ho chiesto a un altro profugo, sistemato come me nel centro di accoglienza.

Lui ha risposto: «Montagne!»

«Che cosa sono le Alpi?» ho chiesto a me stesso.

«Sono come una prigione, molto lontane da tutta la gente», è stata la mia silenziosa risposta.

Io non ci sono venuto, mi ci hanno portato. «Che cosa sono le Alpi?» mi sono chiesto mentre ero in cima alla montagna e osservavo sul colle di fronte l'unica casa a vista d'occhio. In passato, quando mi trovavo ancora in Siria, pensavo che una vista così ampia e questo numero quasi infinito di tonalità del verde esistessero solo come fotomontaggio per lo screen saver.

Ho girato la testa osservando l'ambiente sopra le nuvole. Da bambino pensavo che sopra le nuvole abitasse dio. Ora pensavo: «Io non sono dio, sono un semplice profugo.»

Chi sono? Profugo?!

Con questa domanda inizia un cambiamento che le Alpi hanno indotto in me stesso. E poiché questo mondo è in movimento, viviamo in un continuo cambiamento. Una farfalla che batte le ali in India contribuisce a produrre una tempesta in America. Allora dobbiamo forse temere i cambiamenti o dare loro il benvenuto? La migrazione nelle Alpi è un cambiamento o uno sviluppo? Ogni incontro con l'estraneo o con il consueto implica un cambiamento.

E' un'esistenza… e forse non del tutto. Sì invece, è un'esistenza. Che cos'è l'esistenza? Esisto qui? Che cosa è più grande? L'esistenza delle Alpi o la mia esistenza da profugo? Non lo so.

Dopo sedici giorni venni portato in un altro posto, lontano dalle Alpi. Il cambiamento in me è avvenuto nelle Alpi. E anche nel mio sistema immunitario. Lì, nelle Alpi, ho conosciuto il freddo. Un freddo di questa violenza non l'avrei mai potuto immaginare in Siria. Il cambiamento che ha rappresentato uno sviluppo per me e per il mio sistema immunitario.

Tre anni dopo mi sono trovato in una sala in mezzo alle Alpi, a leggere brani del mio libro. L'evento – l'autunno Walser – aveva un'idea. Si trattava di far tornare a casa le persone cresciute lì, nelle Alpi, anche solo per una sera o per pochi giorni. Non solo le Alpi mi hanno cambiato, anch'io ho cambiato loro.

Che cosa sono le Alpi?

Certo, io conosco le Alpi. Allora le Alpi mi hanno cambiato, perché Heidi e Peter mi si sono avvicinati. Sono stati loro il mio primo incontro con una cultura straniera. Anche se allora non sapevo ancora che questi luoghi esistono davvero.

Io ero un bambino e ora non lo sono più, o forse sì? Anche questo non è un cambiamento, ma uno sviluppo.

 

Omar Khir Alanam, Slam-Poet di Damasco, Siria

Nei campionati austriaci 2017 di Poetry-Slam, Omar Khir Alanam ha conquistato il terzo gradino del podio. Nel 2018 è uscito il suo primo libro «Grazie! Come l'Austria è diventata il mio paese». Scrive lirica e prosa, ha concluso la formazione di assistente sociale e tiene workshop nelle scuole. Omar è nato nel 1991 a Ghouta-Est, in Siria, e ha studiato economia e commercio in Siria. Nel 2012 è fuggito dalla guerra civile e dal 2014 vive a Graz/A. www.omarkhiralanam.com


Fonte e ulteriori informazioni: www.cipra.org/alpinscena

archiviato sotto: SzeneAlpen, PlurAlps