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Occasione mancata per le Alpi francesi

26/05/2010 / alpMedia
Nelle ultime riunioni dell'Assemblea nazionale francese, i parlamentari hanno svuotato di sostanza l'applicazione della Direttiva per la pianificazione territoriale (DTA) nelle Alpi del nord francesi, eliminando il diritto di presentare ricorso. L'articolo 5 del progetto di legge Grenelle II prevede l'attuazione delle Direttive per la pianificazione territoriale e lo sviluppo sostenibile (DTADD). Nonostante gli obiettivi siano pieni di buone intenzioni, lo strumento non è assolutamente incisivo.
Una piccola vittoria? La legge Grenelle II prevede di ripristinare la protezione del territorio attorno ai grandi laghi di montagna. Tra cui il Lago di Annecy/F
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Una piccola vittoria? La legge Grenelle II prevede di ripristinare la protezione del territorio attorno ai grandi laghi di montagna. Tra cui il Lago di Annecy/F © Christian Pourre / www.hautesavoiephotos.com
Per più di dieci anni la DTA delle Alpi del nord francesi ha mobilitato servizi dello Stato, enti locali, associazioni socio-professionali e altre associazioni per costruire una strategia coerente, proattiva e a lungo termine per lo sviluppo sostenibile di un vasto territorio. La DTA, il cui contenuto è coerente con la Convenzione delle Alpi, stava per essere adottata. Ma la recente approvazione di una proposta di emendamento della Grenelle II ne modifica un principio essenziale: ora è diventata un DTADD, cioè una dichiarazione d'intenti priva di effetti vincolanti sugli strumenti di pianificazione come i piani regolatori e i piani urbanistici locali.
Mentre gli eletti dei Verdi e della sinistra all'interno delle amministrazioni locali si sono impegnati, insieme alle associazioni, per difendere l'opponibilità della DTA, e quindi per la protezione delle Alpi, i loro rappresentanti nazionali si sono opposti energeticamente.
Una visione e una pianificazione a breve termine e priva di impegni vincolanti in materia di sviluppo sostenibile potranno così perdurare nelle Alpi del nord francesi. Questo grazie al fronte anti DTA costituito da molti deputati della Savoia e dell'Alta Savoia sostenuti dalla lobby dello sci.
Non resta che un'ultima possibilità: avviare una Procedura di interesse generale (PIG) per rendere prescrittivi alcuni orientamenti della DTA. È vero che, come sostiene l'ONG France Nature Environnement, una legge non è mai stata una bacchetta magica, tuttavia per le Alpi del nord un efficace strumento di sostegno e di inquadramento sarebbe stato di grande utilità. La DTA avrebbe consentito a molte iniziative locali orientate allo sviluppo sostenibile di resistere meglio all'ideologia di una crescita senza limiti.
Fonte: CIPRA Francia
Ulteriori informazioni: http://fne.asso.fr/fr (fr)