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«Una che ha il coraggio di dire quel che pensa»

17/07/2018
Luzia Martin-Gabriel è l’esempio vivente di una arrivata da fuori che porta idee nuove e rafforza la coesione. La sindaca di Sonntag/A può contare sull’appoggio delle donne.
Image caption:
Luzia Martin-Gabriel © Carolin Begle/CIPRA International

Luzia Martin-Gabriel è una «venuta da fuori», come dicono nella vallata Grosses Walsertal/A, e dal 2016 è sindaca del piccolo comune di Sonntag. Si è resa conto che per una donna, e per giunta non del posto, non è sempre facile. Sposata con tre figli, fa l’insegnante – «mercoledì è giorno di scuola» – e si occupa della famiglia e della casa. Una sfida a livello di tempistica, certo, senza però che sia necessario dividersi in quattro. Le piace assumersi delle responsabilità, ma non disdegna nemmeno condividerle con altri.

Nel suo ruolo di sindaco, Martin-Gabriel è una specie di mediatrice. Vorrebbe che le persone si incontrassero di più. Benché alla gente in valle e anche fuori dalla valle non manchi niente, percepisce una grande insoddisfazione fra le persone. «Abbiamo troppo poco bisogno di noi», riflette a voce alta. Il vantaggio di comuni come Sonntag è la loro dimensione. «Sonntag è piccola e c’è una grande apertura.» Uno dei suoi primi atti d’ufficio è stato l’abolizione delle commissioni comunali, aperte ai soli consiglieri comunali, e la loro sostituzione con gruppi di lavoro. «Non è possibile che esperti del posto non possano partecipare ai lavori delle commissioni solo perché non sono consiglieri comunali», ragiona Martin-Gabriel. I gruppi di lavoro sono aperti a tutti i residenti interessati. Funziona molto bene, afferma la cinquantenne, le persone s’incontrano e vogliono svolgere un ruolo attivo in valle. Questo è importante «perché da soli si riesce a cambiare poco». Insieme ad altri villaggi della valle, Luzia Martin-Gabriel sta tentando di sviluppare ulteriormente il tema dello sviluppo regionale a livello intercomunale.

E’ stato il matrimonio con il proprietario di una segheria locale che, con l’arrivo del nuovo millennio, l’ha portata a Sonntag nel Grosses Walsertal. Cresciuta a Schlins, a soli 25 chilometri di distanza, prima del suo trasferimento conosceva poco questa valle. «Troppo distante.» Una distanza percepita che non dipendeva solo dal terreno impervio. Non è un caso che il formaggio prodotto in valle porti il nome di «Walserstolz» (orgoglio dei Walser). Non sono stati gli abitanti della valle a cercare attivamente il contatto con questa «venuta da fuori». L’iniziativa è stata sua. Per conoscere delle donne si è iscritta alla locale associazione Kneipp e ha iniziato ad offrire corsi di cucina. Essendo insegnante di gestione della cucina e tecniche del servizio di sala, non ha avuto difficoltà a stabilire dei contatti. Nel giro di poco tempo il locale movimento delle donne aveva scoperto Martin-Gabriel. Indicandola come «una che ha il coraggio di dire quel che pensa», le donne di Sonntag hanno sostenuto questa “immigrata” nel 2004, prima ad assumere la direzione della biblioteca e, nel 2010, a partecipare come prima donna alle elezioni comunali. Luzia Martin-Gabriel sa perfettamente: «Senza l’appoggio delle donne non sarei mai entrata nel consiglio comunale e non avrei quindi potuto diventare sindaca.»

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