Informazioni supplementari
-
Un’altra pista da bob inutilizzata
Alla fine verrà dunque costruita: la controversa pista da bob per le Olimpiadi di Cortina. Il ministro italiano delle Infrastrutture Matteo Salvini è riuscito a imporre la costruzione della pista nonostante le preoccupazioni organizzative e il rischio di non finirla in tempo.
-
A Nizza i Giochi olimpici invernali del 2030
L’idea avanzata dalla Svizzera di Olimpiadi invernali decentralizzate e sostenibili è stata respinta dal CIO. È invece molto probabile che ottenga l’assegnazione la città francese di Nizza sulle coste del Mediterraneo.
-
Bob a caro prezzo
A poco più di due anni dai Giochi i lavori di costruzione della nuova pista di bob di Cortina/I non sono ancora iniziati. Nessuna ditta la vuole costruire. Nel frattempo, il CIO è alla disperata ricerca di candidati per i Giochi Olimpici del 2030, tra cui la Svizzera.
-
Il CIO favorevole alla soluzione della pista da bob all'estero
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha formalmente informato la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA) che non è necessario costruire una nuova pista di bob per ospitare i Giochi Olimpici Invernali.
-
Il CIO favorevole alla soluzione della pista da bob all'estero
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha formalmente informato la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA) che non è necessario costruire una nuova pista di bob per ospitare i Giochi Olimpici Invernali. Il CIO ritiene che si debba utilizzare una pista esistente. La CIPRA si rivolge pertanto ai responsabili italiani per l’organizzazione dei Giochi affinché venga formulata immediatamente una richiesta ai gestori della pista di bob di Innsbruck per l’utilizzo di quell’impianto.
-
Milano-Cortina 2026: sostenibile solo sulla carta
La strategia è buona, l’attuazione insufficiente: le Olimpiadi invernali del 2026 rischiano di diventare ancora una volta un fiasco finanziario ed ecologico, come osserva la CIPRA.
-
Ombre sulla neve
Milano-Cortina 2026. Il "libro bianco" delle Olimpiadi invernali
-
Punto di vista: Gli eccessi delle Olimpiadi
Alti costi di realizzazione, impianti sportivi inutilizzati, grandi progetti dannosi per l'ambiente: le critiche che circondano l'allestimento dei Giochi Olimpici di Milano e Cortina/I 2026 rimangono forti. Dobbiamo chiederci se tali eventi sportivi hanno ancora un posto nelle Alpi, sostiene Vanda Bonardo, presidente della CIPRA Italia.
-
Olimpiadi invernali 2026: non c’è traccia di sostenibilità
Tra breve inizieranno le Olimpiadi invernali di Pechino. È un’occasione per riesaminerete criticamente i piani per i Giochi invernali cosiddetti “verdi” di Milano e Cortina 2026. In una lettera aperta al Comitato Internazionale Olimpico (CIO), la CIPRA Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, chiede che i progetti programmati per Cortina siano riconsiderati e ridimensionati.
-
Giochi olimpici invernali
Nel passato le Alpi hanno ospitato i Giochi olimpici invernali in diverse occasioni, l’ultima volta a Torino nel 2006. Negli ultimi anni la maggior parte delle candidature avanzate da località alpine è fallita, sia perché il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha dato la preferenza ad altre candidature più competitive, sia perché la popolazione locale si è espressa contro lo svolgimento delle Olimpiadi.