Pubblicazioni
Memorie di guerra di un artigliere alpino 1940-1945
Anno di pubblicazione | 2009 |
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Co-autori | Angelo Cancelli |
ISBN/ISSN | 9788895774305 |
Numero di pagine | 112 |
Prezzo | 12,50 Euro |
Pagina(e) | 112 |
Le testimonianze dirette, è noto, ancor più dei resoconti, delle cronache o dei documenti ufficiali sono la spina dorsale della storia.
Questa è la "storia" narrata da un uomo che, non ancora ventenne, parte per le campagne militari che hanno coinvolto il nostro esercito durante il secondo conflitto mondiale: dalla Francia al fronte greco-albanese, fino alla campagna di Russia.
La spedizione italiana in Russia coinvolse duecentocinquantamila italiani molti dei quali andarono a morire per rinverdire il sogno di Napoleone, "modernamente" interpretato da Mussolini e Hitler, nell'impero di Stalin.
E' un'opera ricca di spunti per lo specialista ma anche semplice e umana, per il lettore che cerca una importante storia di uomini.
Dal 17 gennaio al 10 marzo 1943 Angelo Cancelli percorse 1635 chilometri, quasi tutti a piedi.
Dice l'Autore nel capitolo Ritirata di Russia: «[...]Continuavamo a camminare senza un attimo di tregua, in mezzo alla neve alta, con le membra ghiacciate e martoriate dalla tormenta, affamati e terrorizzati perché i Russi erano dappertutto, ci attaccavano da più parti e cercavano di tagliarci la strada a tutti i costi, anche di notte [...]».
Questa è la "storia" narrata da un uomo che, non ancora ventenne, parte per le campagne militari che hanno coinvolto il nostro esercito durante il secondo conflitto mondiale: dalla Francia al fronte greco-albanese, fino alla campagna di Russia.
La spedizione italiana in Russia coinvolse duecentocinquantamila italiani molti dei quali andarono a morire per rinverdire il sogno di Napoleone, "modernamente" interpretato da Mussolini e Hitler, nell'impero di Stalin.
E' un'opera ricca di spunti per lo specialista ma anche semplice e umana, per il lettore che cerca una importante storia di uomini.
Dal 17 gennaio al 10 marzo 1943 Angelo Cancelli percorse 1635 chilometri, quasi tutti a piedi.
Dice l'Autore nel capitolo Ritirata di Russia: «[...]Continuavamo a camminare senza un attimo di tregua, in mezzo alla neve alta, con le membra ghiacciate e martoriate dalla tormenta, affamati e terrorizzati perché i Russi erano dappertutto, ci attaccavano da più parti e cercavano di tagliarci la strada a tutti i costi, anche di notte [...]».