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Tira e molla sui pesticidi

12/07/2017 / alpMedia
I pesticidi inquinano l’ambiente, minacciano le api e altri insetti utili, contaminano l’acqua nelle Alpi e sono fortemente indiziati di essere cancerogeni. Nonostante tutto paiono intoccabili nell’agricoltura convenzionale.
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I pesticidi mettono a rischio l'ambiente, la biodiversità e l'uomo. © Ed Wohlfahrt_flickr

Erbicidi, fungicidi e insetticidi: le acque alpine contengono un gran numero di prodotti chimici. Da uno studio commissionato dall’Ufficio federale dell’ambiente svizzero, ad esempio, risulta che in nessuno dei corsi idrici analizzati la qualità dell’acqua corrisponde ai requisiti di legge. Anche l’acqua potabile contiene sempre più pesticidi. Secondo l’Osservazione nazionale delle acque sotterranee NAQUA, la soglia di tolleranza viene superata in un punto di prelievo su cinque. Il fallimento delle norme in vigore è evidente.

Anche in Italia il tema scalda gli animi. Nel 2014 il comune di Malles, in Alto Adige, sulla base di una consultazione popolare aveva deciso di vietare l'uso dei pesticidi sul territorio comunale. La decisione diede luogo a forti reazioni contrarie da parte del governo e degli agricoltori. Tre anni dopo il comune continua a lottare per la propria competenza a livello di pesticidi. Tra l’altro il beneficio che l’agricoltura ne trarrebbe non sempre è evidente, come mostra una ricerca appena pubblicata in Alto Adige: secondo la Libera Università di Bolzano/IT, il glifosato avrebbe conseguenze devastanti sulla qualità delle uve.

L’erbicida glifosato è al centro dell’attenzione anche a livello internazionale. Nel mese di giugno l’Unione Europea ha prorogato per altri dieci anni l’autorizzazione all’immissione in commercio del glifosato, dopo che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ne aveva decretato la sicurezza. L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro IARC e lo stato USA della California, invece, hanno messo il glifosato sulla lista delle sostanze potenzialmente cancerogene. Dopo la decisione dell’UE, l’unica possibilità che rimane è quella di ottenere una rinuncia a livello nazionale.

La Francia, ad esempio, svolge un ruolo di primo piano in questo senso: il governo ha vietato l'uso dei pesticidi negli spazi pubblici; a partire dal 2019 questo divieto sarà esteso anche a parchi e giardini privati. A partire dal 2018 la Francia sarà il primo paese UE a mettere al bando i pesticidi della famiglia dei neonicotinoidi che, secondo diversi studi, producono gravi danni nelle popolazioni di api. La Francia ha altresì presentato la proposta di vietare l’uso dei pesticidi al di fuori dell’agricoltura in tutta la UE.

Si tratta di un passo che va nella giusta direzione. Ma secondo un rapporto ONU sui rischi dei pesticidi per l’alimentazione a livello mondiale, l’uso dei pesticidi andrebbe sempre e comunque messo in discussione: l’impatto sul cambiamento climatico e sulla perdita di biodiversità sarebbe estremamente problematico. Il rapporto conclude con l’invito a sostituire il modello dominante dell’agricoltura industrializzata con un’agricoltura ecologica.


Fonti :

www.greenpeace.de/sites/www.greenpeace.de/files/greenpeace_dauergiffte_in_den_alpen_report_0.pdf (de) , www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-66224.html , nzzas.nzz.ch/notizen/achtung-pestizide-im-trinkwasser-ld.1301514 (de) , www.dervinschger.it/de/gesellschaft/kleiner-aber-wichtiger-sieg-23641 (de) , www.unibz.it/it/news/124523-studie-zum-gewuerztraminer-glyphosat-zur-unkrautbekaempfung-hat-folgen-fuer-den-most , documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G17/017/85/PDF/G1701785.pdf?OpenElement (en) , www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/glyphosat-was-fuer-ein-verbot-spricht-und-was-dagegen-a-1084846.html  (de) , www.infosperber.ch/Umwelt/Neonicotinoide-Verbot-in-Frankreich-gegen-SyngentaBayer (de)