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Punto di vista: Passare dall’intenzione all’azione

28/07/2016 / alpMedia
Tra sapere e azione c’è spesso un notevole divario. Spazi di sperimentazione possono ricucire questa cesura. A tale scopo è necessario un maggior numero di tali spazi, ritiene Jakob Dietachmair, responsabile di progetto presso la CIPRA International.
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Jakob Dietachmair è responsabile di progetto Clima & energia, Trasporti & mobilità presso la CIPRA International

Modificare l’alimentazione, praticare più sport, viaggiare meno in auto – tutti noi sappiamo quanto sia difficile cambiare il proprio comportamento in modo duraturo. Tuttavia il cambiamento climatico e le sue conseguenze dimostrano che una svolta nel proprio comportamento personale verso uno stile di vita più rispettoso del clima è oggi quanto mai necessaria. Creare gli stimoli e spazi di sperimentazione a tale scopo è il compito che devono porsi ora i responsabili di politica, economia, formazione e società civile.

Le esperienze ricavate da progetti come «PEMO – Mobilità pendolare sostenibile» e «100max – il gioco alpino per la protezione del clima» dimostrano che è possibile conseguire risultati se le persone possono sperimentare stili di vita rispettosi dell’ambiente e del clima. Giocando i partecipanti possono misurarsi con altri e in tal modo passare dall’intenzione al fare. Uno dei partecipanti da Buchs/CH, ad esempio, si sente molto più sano da quando almeno due giorni alla settimana va a lavorare in bicicletta anziché in auto. Una famiglia di Merano/I ha provato a rinunciare alla carne e ha sviluppato nuove ricette creative. Sono pionieri e si propongono come modelli per altri che vorrebbero modificare il loro comportamento – e la CIPRA come promotrice del progetto li aiuta nel loro intento.

La psicologia del comportamento ci insegna che le persone hanno bisogno di stimoli positivi come curiosità, gioia o ricompensa per superare il divario tra intenzione e comportamento reale. Un contributo viene offerto anche dal confronto diretto: un numero per indicare le proprie emissioni di CO2 non dice nulla; noi vogliamo sapere a che punto siamo in confronto con altri, dove siamo piazzati meglio e dove peggio e che cosa potremmo conseguire insieme agli altri.

Affinché ciò sia possibile, servono alcuni presupposti. I pendolari prendono in considerazione il treno, l’autobus o la bicicletta come alternativa all’auto solo se sono disponibili una buona rete di trasporti pubblici e di piste ciclabili. I prodotti alimentari biologici dalla regione vengono accettati di buon grado se vengono proposti nella mensa aziendale. Se sono presenti tali presupposti, è senz’altro più agevole fare una scelta  per una vita rispettosa del clima. Le persone imparano che può essere divertente sperimentare cambiamenti e che in tal modo essi contribuiscono alla propria qualità della vita e a quella generale.

Fonte e ulteriori informazioni: www.cipra.org/it/100max, www.cipra.org/it/cipra/chi-siamo/convegni-annuali/convegno-annuale-2015

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