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Punto di vista: Macroregione Alpi: tutti devono partecipare!

26/08/2014 / alpMedia
Con la strategia europea per le Alpi si potrebbe supplire alle carenze della Convenzione delle Alpi, dichiara Claire Simon, direttrice della CIPRA Internazionale. Ora, nella fase di consultazione, si offre l’opportunità di partecipare e di pretendere scelte più orientate alla sostenibilità.
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Claire Simon è direttrice della CIPRA Internazionale. © Martin Walser

Dal 16 luglio 2014 la strategia europea per le Alpi (EUSALP) è in consultazione. Anche la CIPRA ha collaborato in diversi gruppi di lavoro, cercando di portare avanti le proprie richieste in tema di sostenibilità e partecipazione, in sintonia con quanto espresso nella propria presa di posizione “Nuova solidarietà tra le Alpi e le regioni circostanti” http://cipra.org/it/posizioni/118. La bozza di strategia non corrisponde completamente alle nostre aspettative, tuttavia il processo non è ancora concluso. Ogni persona, ogni organizzazione o istituzione può presentare il proprio parere fino al 15 ottobre 2014 a http://ec.europa.eu/regional_policy/consultation/eusalp/index_en.cfm. È senz’altro opportuno approfittare di questa opportunità: in fin dei conti, è in gioco niente meno che il futuro delle Alpi.

Da una parte gli abitanti e gli attori delle Alpi possono commentare la bozza di strategia. Questo documento definisce il quadro per la futura cooperazione nella macroregione Alpi e propone possibili obiettivi di sviluppo su una serie di aree tematiche. La sostenibilità, come definita nella Convenzione delle Alpi, deve essere il fondamento di tutte le decisioni e la Convenzione delle Alpi il cardine di EUSALP.

Dall’altra, nella consultazione vengono richieste misure e progetti concreti che possono contribuire all’attuazione. Queste proposte confluiranno poi in un piano d’azione. Con ciò EUSALP supplisce alle carenze della Convenzione delle Alpi, che non dispone di alcuna strategia di attuazione.

La consultazione rappresenta un’opportunità di partecipare direttamente e di contribuire allo sviluppo e all’attuazione del piano d’azione. La CIPRA continuerà a impegnarsi nei confronti dell’UE e degli Stati per un’apertura dei processi politici. A cosa serve la migliore strategia se non coinvolge le donne e gli uomini, le organizzazioni, le imprese e le istituzioni che la riempiono di vita? E qui siete chiamati in causa Voi, care lettrici e lettori. Ora!

 

Claire Simon

Direttrice della CIPRA Internazionale

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