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A colpi di pagaia per salvare il «cuore blu» d’Europa

12/04/2017 / alpMedia
Alla fine di marzo ha preso il via in Slovenia la più grande iniziativa per la difesa dei corsi d’acqua in Europa: il Balkan Rivers Tour, che si impegna per salvaguardare gli ultimi fiumi integri del continente.
Image caption:
I pagaiatori nella loro crociera dalle Alpi al mare. © Jan Pirnat

Gli ambienti fluviali nei Balcani sono importanti habitat e sono tra le principali aree naturalistiche d’Europa. Circa l’80% dei 35.000 chilometri di fiumi sono ancora condizioni che si possono valutare da ottime a buone. Nel resto d’Europa il rapporto è inverso, è infatti in condizioni accettabili solo il 20% di tutti i corsi d’acqua. Questo “cuore blu d’Europa” presente nei Balcani è minacciato dalla costruzione di circa 2.700 dighe e centrali idroelettriche. Neppure i parchi nazionali e le altre aree protette ne sono risparmiate.

Il Balkan Rivers Tour è stato lanciato nel 2016. L’obiettivo della campagna consiste nel richiamare l’attenzione sulle conseguenze negative di tali opere sugli ecosistemi fluviali. Il 30 marzo 2017 circa 500 pagaiatori hanno iniziato con i loro Kayak la crociera alle origini del fiume Isonzo in Slovenia. Dopo alcuni giorni, e aver attraversato sei confini di stato, hanno raggiunto il mare in Grecia. L’iniziativa prosegue ora con diverse altre manifestazioni di accompagnamento nelle Alpi Dinariche, nel fiume Morača, in Montenegro, e lungo il suo corso. La popolazione locale viene sensibilizzata sul tema e coinvolta nell’iniziativa di protesta.

«I fiumi sono sottoposti a una grande pressione da parte della lobby dell’idroelettrico», dichiara Rok Rozman, direttore del Balkan Rivers Tour. Ciononostante alcuni di essi sono stati risparmiati dagli interventi e sono rimasti autentici gioielli naturalistici. Essi sono un modello e dimostrano che un’altra via è possibile, sottolinea Rok Rozmann. Il fiume Isonzo, ad esempio, è un’attrazione di prim’ordine per visitatori dalla Slovenia e da tutto il mondo, che ritrovano qui quello che hanno perduto a casa loro.

Un’altra campagna che si batte per salvare i fiumi minacciati dei Balcani è «Save the Blue Heart of Europe» dell’associazione RiverWatch. Il direttore Ulrich Eichelmann ha ricevuto il Grande premio Binding 2014 come riconoscimento del suo impegno.

 

Fonti e ulteriori informazioni:

www.balkanriverstour.com (en), www.riverwatch.eu (de, en)

archiviato sotto: Corsi d'acqua, Acqua, alpMedia 03/2017