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Parchi eolici alpini: benedizione o maledizione?

25/09/2003 / alpMedia
Nella Wipptal, nella regione del Brennero alla frontiera italo-austriaca, le società Tiroler Wasserkraft AG (TIWAG) e Salzachwind GmbH stanno progettando la costruzione di diversi impianti eolici. Il club alpino austriaco (ÖAV) sollecita un immediato blocco della progettazione di questo parco eolico, poiché esso dovrebbe essere costruito all'interno di un'area di protezione della natura nonché area ricreativa.
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I futuri impianti eolici quali elementi caratterizzanti il paesaggio Foto: ÖAV Fachabteilung Raumplanung-Naturschutz, Fotomontaggio: P. Bonato, Fachabt. Raumpl.-Naturschutz
Secondo l'ÖAV gli impianti eolici, alti 140 metri e collocati sulle cime e sulla cresta delle montagne del Brennero, comprometterebbero l'aspetto del paesaggio ai fini di un turismo in armonia con la natura. Anche il protocollo energia della Convenzione delle Alpi vieta la costruzione di infrastrutture energetiche all'interno di aree protette e in quelle integre dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.
In Germania l'energia eolica ha recentemente soppiantato l'energia idroelettrica dal primo posto tra le energie rinnovabili. Complessivamente 14.000 ruote eoliche producono 25 miliardi di kWh. La Germania assume così una posizione di primo piano a livello mondiale nell'energia eolica.
Il 20 settembre a St. Pölten è stato inaugurato il parco eolico finora più grande dell'Austria. Il parco eolico rifornisce di energia elettrica circa 17.000 utenze domestiche, garantendo una riduzione di 36.000 tonnellate di CO2 all'anno.
Fonti e info: 19.09.2003 www.oeav.at/portal/hp-meldung-ue (de), www.sonnenseite.com/fp/archiv (de), 22.09.2003 www.vpnoe.at/index.php?page=newsdetail&ne (de)