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Ingegneria genetica: un pericoloso clandestino è giunto nelle Alpi

29/01/2014 / alpMedia
In Svizzera la colza geneticamente modificata si sta diffondendo in modo incontrollato. Nonostante la sua coltivazione e l'utilizzo come foraggio siano vietati dal 2008. Come fa questa colza ad arrivare in luoghi in cui proprio non dovrebbe esserci?
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Piante di colza OGM sono state rinvenute lungo i binari di alcune linee ferroviarie in Svizzera. © RichardBartz/wikimediacommons
Basilea e Lugano sono separati da 200 km in linea d'aria e dalla catena principale alpina. In entrambe le città nel 2011 e 2012 sono state rinvenute piante di colza OGM. I botanici se ne sono accorti perché la colza era l'unica pianta a sopravvivere ai trattamenti diserbanti effettuati tra i binari ferroviari. Le modificazioni genetiche avevano reso la pianta resistente agli erbicidi.
Una ricerca è giunta ora alla conclusione che i semi si sono diffusi durante il trasporto di cereali. I cerali provengono anche da regioni nelle quali l'impiego delle manipolazioni genetiche è consentita nelle produzioni vegetali. Dai vagoni per il trasporto merci non perfettamente sigillati si possono disperdere piccole quantità di colza durante il loro tragitto attraverso le Alpi. Lungo i binari prosperano così piante di colza OGM - un pericolo per le coltivazioni e le piante e selvatiche. Poiché la colza è una pianta autoctona, le piante geneticamente modificate possono contaminare quelle non modificate. Le conseguenze non sono prevedibili e resta da chiarire se anche altre tratte di transito nelle Alpi sono interessate al fenomeno.
Fonte e ulteriori informazioni: www.br.de/fernsehen/bayerisches-fernsehen (de), www.testbiotech.org/sites/default/files (de)
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