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Gas di scisto dal cuore delle Alpi

21/05/2013 / alpMedia
In diversi Paesi alpini sono in corso accese discussioni sul fracking. Sulle sponde dei maggiori laghi prealpini - nei pressi di Ginevra e di Costanza - potrebbero presto iniziare le trivellazioni esplorative per l'estrazione di gas di scisto. Con rischi non preventivabili per l'approvvigionamento potabile.
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Torre di trivellazione per il fracking negli USA: l'estrazione di gas di scisto metterà a rischio l'oro blu delle Alpi? © Hike395
Acqua, sabbia e prodotti chimici. Una miscela di questi elementi viene immessa sotto pressione in un foro di trivellazione. Nello strato roccioso si creano così fratture e il gas di scisto può essere estratto. In diversi Paesi alpini sono in corso discussioni, che coinvolgono industria, protezione dell'ambiente e politica,sulla compatibilità e l'efficienza di questa tecnica di estrazione del gas dagli strati di roccia in profondità.

Norme legislative diverse negli Stati alpini
In Francia il fracking è vietato, tuttavia l'anno scorso sono state rilasciate 61 autorizzazioni per trivellazioni esplorative alla ricerca di gas di scisto. Solo nei Dipartimenti che rientrano interamente o in parte nel perimetro della Convenzione delle Alpi le autorizzazioni sono state 13. Anche in Slovenia, dove il fracking è consentito, nel 2011 e 2012 sono state effettuate trivellazioni alla ricerca di gas di scisto nei pressi di Maribor. Le trivelle dovrebbero entrare in azione anche in tre località della Svizzera orientale. La Società anonima per il petrolio svizzero (SEAG) intende ottenere le autorizzazioni entro la fine dell'anno. Attualmente questo metodo di estrazione non è ancora disciplinato da leggi a livello cantonale. In Germania una normativa federale avrebbe dovuto essere votata alla metà di maggio. Ma il centrosinistra e la Baviera hanno respinto la proposta di legge per timore di una contaminazione del Lago di Costanza. Il disegno di legge consente il fracking anche nei bacini imbriferi da cui proviene l'acqua potabile, senza limitazioni all'impiego di prodotti chimici.

Rischi per il Lago di Ginevra e il Lago di Costanza
Alla fine del 2012, sulle sponde del Lago di Ginevra sono state effettuate trivellazioni in profondità per cercare gas al di sotto del lago. La società di estrazione parla di "ritrovamenti sostanziali" per la Svizzera. Le regioni Vorarlberg e Baviera temono ora che anche nella regione del Lago di Costanza prodotti chimici vengano immessi nel sottosuolo. Il lago è la più grande riserva d'acqua potabile d'Europa e rifornisce cinque milioni di persone. "Questo non deve essere messo a rischio con un gesto irreparabile immettendo nell'ambiente un cocktail di veleni", afferma Marcel Huber, ministro dell'Ambiente della Baviera chiedendo un divieto. Anche la Commissione ambiente del Parlamento europeo ha messo in guardia che non sono disponibili dati sufficienti sui rischi ambientali e alla salute potenzialmente derivanti dalla tecnica del fracking e che tali progetti non sono di solito soggetti alla valutazione di impatto ambientale. Inoltre "la sostenibilità del gas di scisto non è stata finora dimostrata". I deputati esortano la Commissione UE e gli Stati membri ad approfondire anche la questione delle emissioni di gas serra derivanti dall'intero processo di estrazione e trattamento.

Fonte e ulteriori informazioni: www.europarl.europa.eu/sides/getDoc, http://klimaschutz-netz.de/index.php (de), www.format.at/articles/1320/936/358285 (de), www.vorarlbergernachrichten.at/lokal (de), www.tvidea.si/novice/ogled/3820/ (sl)