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Territorio: dall'emergenza alla prevenzione e alla messa in sicurezza

17/01/2013 / alpMedia
Le maggiori organizzazioni ambientaliste italiane hanno sottoscritto una carta d'intenti mediante la quale chiedono a Governo ed enti locali di attuare un'unica grande opera pubblica di cui il Paese ha davvero bisogno: la messa in sicurezza ambientale e la prevenzione.
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Alluvione in Piemonte: solo il 18% dei comuni italiani è al sicuro da catastrofi naturali. © Gesellschaft für Ökologische Forschung
L'Italia è un paese con un territorio molto fragile: secondo l'indagine "Ecosistema a rischio 2011" curato da Protezione Civile e Legambiente il rischio idrogeologico riguarda l'82% dei comuni, praticamente tutti quelli montani e rivieraschi. Soltanto per realizzare un adeguato sistema di prevenzione e di interventi di messa in sicurezza rispetto al rischio idrogeologico il Ministero dell'Ambiente ha stimato siano necessari 40 miliardi di euro. Il mondo ambientalista propone di passare dall'incuria alla cura del territorio, dalle speculazioni edilizie alla pianificazione sostenibile, dal consumo di suolo per nuove edificazioni al recupero ed alla manutenzione del patrimonio costruito esistente e dagli interventi di emergenza alla prevenzione. Si ritiene, inoltre, che in questo modo il Paese possa avere una grande opportunità in termini di occupazione, ricerca, innovazione coinvolgendo piccole e medie imprese e rilanciando l'economia.
Fonte e ulteriori informazioni: http://wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti,
www.legambiente.it/sites/default/files/docs