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Punto di vista della CIPRA: A tutto gas verso Bruxelles? Ma senza dimenticare la governance!

17/10/2012 / alpMedia
Il 12 ottobre - allestita dal presidente del Tirolo Günther Platter , con una scenografia impressionante nel palazzo imperiale di Hofburg a Innsbruck - si è svolta la Conferenza delle regioni e degli stati alpini.
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Spari a salve della compagnia degli Schützen: il Consiglio dei ministri dell'UE si occuperà dell'iniziativa delle regioni per una macroregione Alpi già 14 dicembre prossimo. © CIPRA International/Bruno Walder
La Conferenza è iniziata con la tradizionale cerimonia di accoglienza tirolese: parata della guardia d'onore, spari a salve e banda musicale per il cancelliere austriaco Heinz Fischer e per il commissario europeo Johannes Hahn. Alla banda si è aggiunta l'orchestra dei rappresentanti di governo di tutte le regioni alpine che, rivolgendosi agli stati alpini e a Bruxelles, ha intonato all'unisono e a chiare lettere la marcia per una nuova macroregione alpina dell'UE. Nel 40° anniversario della Comunità di lavoro delle regioni alpine, la volontà comune non avrebbe potuto essere manifestata in modo più chiaro.
Il Consiglio dei ministri UE prenderà in esame l'iniziativa delle regioni già il 14 dicembre, se gli Stati alpini appartenenti all'UE lo sosterranno senza riserve. Tuttavia, il documento di iniziativa delle regioni, redatto affrettatamente, dovrebbe essere ancora discusso dalle Parti contraenti della Convenzione delle Alpi. Alcuni punti presentano validi approcci, come il trasferimento su rotaia del traffico di transito transalpino, e costituiscono un buon passo in avanti, ma complessivamente è ancora troppo frammentario e non concertato con gli obiettivi della Convenzione delle Alpi.
È tuttavia giunto il momento che anche gli Stati alpini non si lascino sfuggire il treno della macroregione, se si vuole che la Convenzione delle Alpi sia presa sul serio dalle regioni. Ad Innsbruck i Governi di Francia, Liechtenstein e Austria hanno assicurato il loro appoggio. Le recenti decisioni del Governo italiano, volte a limitare le risorse finanziarie e le competenze delle regioni anche nella cooperazione transfrontaliera, paiono anacronistiche. Il Governo di Roma, che non era presente a Innsbruck, è stato criticato apertamente dai rappresentanti delle regioni del Nord Italia, che si sono dichiarate apertamente favorevoli alla cooperazione nell'ambito di una futura macroregione alpina.
La CIPRA approva l'istituzione di una macroregione Alpi e collaborerà attivamente con tutte le sue reti alla nuova strategia. I presupposti sono in particolare un processo partecipativo con tutti i principali attori, nel rispetto delle strutture federalistiche e della diversità di condizioni quadro nelle metropoli e nelle aree di montagna. Nelle questioni di fondo, come il cambiamento climatico e l'energia, la CIPRA mette tuttavia in evidenza che la riduzione dei consumi energetici e le misure per l'efficienza energetica dovranno avere una chiara priorità. Mentre in diverse regioni e stati alpini prevale l'orientamento a estendere lo sfruttamento idroelettrico, molto appetibile in questo momento, fino all'ultimo torrente alpino.
La CIPRA critica anche la promozione incondizionata delle energie eolica, fotovoltaica e da biomasse, spesso spacciate a priori come sostenibili, nel caso in cui il loro sfruttamento venga promosso senza tener conto del loro impatto sul paesaggio e l'ambiente naturale. Pur mantenendo una posizione generalmente favorevole allo sfruttamento delle fonti rinnovabili, esse devono tuttavia essere utilizzate con le dovute cautele, decidendo caso per caso e solo se i progetti superano una valutazione di impatto ambientale complessiva.
Fonte e ulteriori informazioni: http://tirol.orf.at/news/stories/2554210/ (de), www.cipra.org/it/stampa/comunicati-stampa/cs