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E’ il format quello che conta
10/09/2012
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CIPRA Internationale Alpenschutzkommission
Ci sono esperti e politici che dimenticano che lo scambio con i giovani prevede un dialogo e si limitano quindi a tenere lunghi discorsi. Alcuni adottano un linguaggio tecnico; e i giovani se ne vanno. Che cosa devono fare gli adulti perché il dialogo riesca? Hanna Posch e Maja-Iskra Vilotijevic dell’ufficio viennese PlanSinn se ne intendono. Negli ultimi anni PlanSinn ha svolto numerosi progetti in cui i giovani vengono a contatto con politici e ricercatori adulti in format insoliti e hanno la possibilità di discutere con loro.
Essere sintetici!
In primo luogo è importante scegliere il format giusto. Si tratta di togliere ogni spazio ai lunghi monologhi da adulti. Questo è possibile, ad esempio, scegliendo format dinamici e veloci: i giovani fanno molte domande e vogliono risposte subito.
Prepararsi alla velocità!
I giovani sono molto veloci nel pensare e nell’agire – solitamente più giovani sono, più impazienti sono – e non è raro che investano gli adulti con la loro velocità.
Essere preparati alla domanda sul senso.
I giovani hanno priorità diverse dagli adulti. Spesso non è loro chiaro il senso di un’iniziativa o di un prodotto: «A che cosa serve?» Non è raro che questa domanda produca irritazione nell’adulto che hanno di fronte.
Portare degli oggetti e spiegarli in maniera comprensibile!
Materiali visivi appassionanti od oggetti interessanti permettono di illustrare visivamente meccanismi o strutture complessi.
Interpellare attivamente i giovani!
Il politico o l’esperto dovrebbe tentare di coinvolgere i giovani nella conversazione, di destare il loro interesse sul tema, meglio utilizzando degli statement di incitazione, che possono anche essere provocatori.
Non esistono I giovani.
I giovani sono eterogenei tanto quanto gli adulti.
www.plansinn.at (de)
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Origine: Alpinscena n. 97 (www.cipra.org/it/alpmedia/pubblicazioni/5017)
In primo luogo è importante scegliere il format giusto. Si tratta di togliere ogni spazio ai lunghi monologhi da adulti. Questo è possibile, ad esempio, scegliendo format dinamici e veloci: i giovani fanno molte domande e vogliono risposte subito.
Prepararsi alla velocità!
I giovani sono molto veloci nel pensare e nell’agire – solitamente più giovani sono, più impazienti sono – e non è raro che investano gli adulti con la loro velocità.
Essere preparati alla domanda sul senso.
I giovani hanno priorità diverse dagli adulti. Spesso non è loro chiaro il senso di un’iniziativa o di un prodotto: «A che cosa serve?» Non è raro che questa domanda produca irritazione nell’adulto che hanno di fronte.
Portare degli oggetti e spiegarli in maniera comprensibile!
Materiali visivi appassionanti od oggetti interessanti permettono di illustrare visivamente meccanismi o strutture complessi.
Interpellare attivamente i giovani!
Il politico o l’esperto dovrebbe tentare di coinvolgere i giovani nella conversazione, di destare il loro interesse sul tema, meglio utilizzando degli statement di incitazione, che possono anche essere provocatori.
Non esistono I giovani.
I giovani sono eterogenei tanto quanto gli adulti.
www.plansinn.at (de)
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Origine: Alpinscena n. 97 (www.cipra.org/it/alpmedia/pubblicazioni/5017)
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