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Turismo invernale: in Savoia c'è chi batte nuove strade

21/08/2012 / alpMedia
La neve è sempre più scarsa a Biot/F e la stazione sciistica è in profondo deficit. Il sindaco decide di intervenire smantellando l'impianto di risalita e impostando un'offerta turistica diversificata. Una decisione innovativa nelle Alpi occidentali.
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Innevamento artificiale su una pista: Biot è uno dei primi comuni francesi a smantellare gli impianti di risalita deficitari e a puntare su un turismo dolce. © CIPRA CH
La stazione sciistica di Drouzin-le-Mont, nel piccolo comune di Biot in Alta Savoia, si trova a 1230 metri d'altitudine. Negli ultimi anni l'impianto sciistico inaugurato nel 1973 è stato costantemente in passivo, con un deficit annuo che ha raggiunto i 150.000 euro. Il proprietario ha deciso di cessare l'attività: a causa dei cambiamenti climatici le zone sciistiche di bassa quota non hanno futuro. Secondo le previsioni dell'OCSE, con un aumento delle temperature di 4 gradi solo il 30% delle piste da sci delle Alpi potranno offrire la garanzia della neve.
Il sindaco Henri-Victor Tournier ha perciò deciso di far smontare le due seggiovie e due dei quattro skilift. Al loro posto saranno predisposte offerte per la mountain bike, l'escursionismo e il fondo. Quanto prima un comprensorio sciistico diversifica la propria offerta, tanto più aumenta la sua attrattività, sottolinea un funzionario della locale Sottoprefettura.
In Francia è decisamente inconsueto che gli impianti sciistici restino chiusi. Saint-Pierre-de-Chartreuse (Isère) è un esempio: ad eccezione dei periodi festivi le piste sono chiuse. Nel 2011 si è tuttavia trasformato nel primo comprensorio per la corsa in montagna. Anche il caso della funivia dello Stockhorn, nell'Oberland bernese/CH, mostra i vantaggi della diversificazione: nel 2003 le piste da sci hanno cessato le attività ed è stato sviluppato un nuovo modello basato sulla gastronomia, attività estive e invernali a contatto con la natura e offerte rivolte ai gruppi.
Fonte e ulteriori informazioni: www.brecorder.com/world/europe (en), www.lexpress.fr/actualites/1/societe (fr)