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Punto di vista della CIPRA: Un appello per la montagna

25/01/2012 / alpMedia
Più grande, più veloce, più lontano: il dogma della crescita non si arresta neppure di fronte alle montagne. La CIPRA Francia alla ricerca di visioni per un futuro sostenibile - dell'uomo e della montagna.
Rifugio Promontoire
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Rifugio Promontoire: dove la campagna "Appello per la montagna" ha preso il via. © Vincent Neirinck / Mountain Wilderness France
È un movimento che vuole creare la consapevolezza per un approccio scrupoloso con l'ambiente: con la campagna "Appello per le nostre montagne" CIPRA Francia, Mountain Wilderness e ANCEF (associazione per lo sci di fondo e la montagna) vogliono riportare al centro delle decisioni future l'essere umano e il suo rapporto con la natura. Si tratta di alternative all'imperativo egemone di una crescita inarrestabile che mette sotto pressione in egual misura le montagne e la società: "i meccanismi del passato, fondati sullo sfruttamento delle risorse di un'area limitata, minacciano i nostri sogni e paralizzano il futuro della montagna. Tanto la montagna quanto i suoi abitanti hanno bisogno di nuove prospettive", afferma il manifesto della campagna. Le montagne dispongono di quello di cui gli esseri umani avrebbero realmente bisogno: acqua, silenzio, serenità e bellezza, condizione per continuare a pensare, immaginare e sognare. È necessario preservare queste basi fondamentali della vita.
Più di 5.000 persone hanno già sottoscritto il testo, tra cui diverse personalità, come ad esempio Isabelle Autissier, navigatrice e presidente del WWF Francia, Pierre Léna, astrofisico o Jean-Marie Pelt, biologo. Il manifesto (in francese), l'elenco dei firmatari e le possibilità di partecipare sono disponibili su: www.appelpournosmontagnes.org/ (fr).