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Nuova etichetta europea per centrali idroelettriche

09/03/2011 / alpMedia
In Austria il 70% dei tratti fluviali ha subito alterazioni ambientali e del regime fluviale per la realizzazione di impianti idroelettrici. E nei prossimi anni sono previste 160 nuove centrali. L'energia idroelettrica è la fonte rinnovabile più importante nelle Alpi, ma ha un notevole impatto sugli ecosistemi fluviali. Per cambiare tale situazione è stata sviluppata l'etichetta europea "CH2OICE" e in particolare per l'Austria l'"Ökomasterplan II".
Wasser
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Energia pulita: conciliare la protezione della natura e la produzione di energia. © Preitler Markus / pixelio.de
Il progetto CH2OICE si pone l'obiettivo di armonizzare le esigenze di produzione di energia rinnovabile con il rispetto degli ecosistemi acquatici. Grazie a un lavoro congiunto tra organizzazioni ambientaliste, associazioni di produttori di energia ed esperti di ecologia dei corsi d'acqua, è stata messa a punto una metodologia di certificazione volontaria. Quando sarà a regime, verranno introdotti incentivi di mercato per gli impianti idroelettrici che rispettano le dinamiche naturali dei corsi d'acqua e l'ambiente.
Il WWF invece, con la consulenza scientifica dell'Università di agraria di Vienna (BOKU), ha analizzato le condizioni di circa 3.000 corsi d'acqua in Austria. Il risultato è una piattaforma interattiva sui corsi d'acqua da proteggere, sulle circa 4.000 centrali idroelettriche presenti e sugli ulteriori progetti di sfruttamento. L'associazione ambientalista chiede che vengano tutelati i pochi tratti fluviali che hanno mantenuto condizioni naturali o seminaturali. Con il progetto "Futuro dei fiumi alpini", l'Università di agraria di Vienna intende condurre una ricerca analoga estesa a tutto il territorio alpino.
Fonti e ulteriori informazioni: www.wwf.it/client/ricerca, www.wwf.at/de/menu27/subartikel1736 (de), www.oekomasterplan.at (de), www.ch2oice.eu (en)