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"Idrosolidarietà" per far fronte al calo delle risorse idriche

20/10/2010 / alpMedia
"Le Alpi sono il serbatoio idrico d'Europa - che però è un colabrodo". Alla fine di settembre si è perciò tenuta una conferenza internazionale a Megève/F per cercare strategie alternative per la gestione della risorsa acqua. Una proposta che potrebbe aprire nuove prospettive consiste nello sviluppare un'"idrosolidarietà": attraverso una tassa, le aree di pianura devono dare il proprio contributo per affrontare le sfide poste alle regioni di montagna per la gestione della risorsa.
"Idrosolidarietà": le aree di pianura danno il proprio contributo per una gestione sostenibile dell'acqua.
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"Idrosolidarietà": le aree di pianura danno il proprio contributo per una gestione sostenibile dell'acqua. © Société d'économie alpestre
Una delle conseguenze del cambiamento climatico è la diminuzione delle precipitazioni nevose e l'aumento delle piogge, per cui le montagne non sono più in grado di accumulare acqua; d'inverno aumentano perciò le portate dei fiumi, mentre d'estate si riducono a un livello insufficiente. Tutto ciò ha rilevanti conseguenze economiche e politico-energetiche: entro 40-50 anni la produzione di energia idroelettrica diminuirà di circa il 15%.
I materiali del convegno e la dichiarazione di Megève sono disponibili per il download su http://eauenmontagne.org (fr/en).
Fonte: www.lemonde.fr/planete/article/2010/09/25 (fr)