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La Convenzione delle Alpi non offre risposte ai cambiamenti climatici

12/03/2009 / alpMedia
Oggi, nel corso della 10a Conferenza delle Alpi a Evian/F, gli Stati alpini hanno ripreso le trattative per un approccio comune in materia di cambiamenti climatici. Non sono tuttavia stati in grado di trovare un accordo per un piano d'azione sul clima degno di questo nome. Oltre a una serie di formulazioni di carattere generale, il Piano d'azione sul clima approvato dalla Conferenza contiene solo poche misure concrete - introdotte tra l'altro su pressione della CIPRA. Esse sono poi troppo timide per far realmente progredire la protezione del clima nelle Alpi.
Alpenkonvention
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La rete ferroviaria esistente può essere utilizzata ancora meglio. © www.conventionalpine.org
Oggi, durante la 10a Conferenza delle Alpi a Evian/F, singoli Stati hanno richiamato l'importanza di adeguate misure per il clima e hanno manifestato la loro delusione per la proposta di risoluzione presentata. Non è stato tuttavia possibile elaborare un incisivo elenco di misure che avesse l'approvazione di tutti gli Stati alpini. Il piano ha accolto solo le richieste del Ministro dell'ambiente svizzero Moritz Leuenberger, relative a una borsa dei transiti alpini, e la proposta del Sottosegretario all'ambiente tedesco Michael Müller, che vuole verificare se è possibile rendere la re-gione alpina CO2 neutrale entro il 2050.
Il progetto di elaborare un "Piano d'azione per la protezione del clima" è stato avviato, su stimolo della CIPRA, nel novembre 2006 nella 9a Conferenza delle Alpi. La Francia, che da due anni detiene la Presidenza della Convenzione delle Alpi, si era posta l'obiettivo, durante il proprio mandato, di rendere le Alpi una regione modello per la prevenzione e l'adattamento ai cambiamenti climatici - questo almeno sulla carta. All'interno del Comitato permanente della Conferenza delle Alpi, le esitanti proposte della Francia non sono state sostanzialmente rafforzate, anzi, singoli Stati le hanno addirittura sabotate. Già alla vigilia della Conferenza delle Alpi, la proposta delle organizzazioni ambientaliste, ma anche di alcuni Ministri, era stata criticata. A più riprese, anche la CIPRA ha esortato a prendere decisioni concrete e a definire tempi certi per l'attuazione. Fin dal marzo 2008 la CIPRA aveva formulato una proposta dettagliata per un piano d'azione concreto, indicando soluzioni in tutti i settori in cui sussiste un'urgente necessità di intervento. Nell'odierna Conferenza delle Alpi, la CIPRA ha protestato energicamente per l'inerzia mostrata dagli Stati della Convenzione delle Alpi. In questi due anni essi hanno perso una grande occasione.
La Slovenia assume ora la Presidenza della Convenzione delle Alpi per i prossimi due anni. Essa è quindi chiamata, insieme agli altri Stati alpini e all'Unione Europea, a trovare una risposta ai cambiamenti climatici.
Fonte: CIPRA Internazionale
Piano d'azione per il clima della CIPRA: www.cipra.org/it/patto-per-il-clima-alpi (de/fr/it/sl)