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Boschi e il Protocollo di Kyoto

22/11/2007 / alpMedia
La capacità di assorbimento della CO2 dei boschi svizzeri risulta essere inferiore a quanto finora ritenuto di quasi un milione di tonnellate di CO2 all'anno.
Laubholz
Image caption:
In Svizzera la provvigione legnosa delle latifoglie è aumentata in tutte le regioni. © CIPRA International
È quanto emerge dall'ultimo Inventario Forestale Nazionale svizzero (IFN), recentemente pubblicato dall'Ufficio federale dell'ambiente. Secondo il Protocollo di Kyoto l'assorbimento da parte dei boschi può essere computato come compensazione delle emissioni di CO2. Il WWF definisce tale impostazione "politica del cerotto" e mette in guardia dalle conseguenze negative: a prescindere dagli effetti relativamente modesti, ciò precluderebbe la possibilità di utilizzare i boschi svizzeri in modo più sostenibile di quanto finora avvenuto. Da un punto di vista di politica del clima, utilizzare le materie prime locali è assolutamente coerente.
Secondo l'IFN la superficie forestale della Svizzera è aumentata del 4,9% negli ultimi undici anni. Un apporto decisivo è stato dato dalle Alpi e dalla regione a sud delle Alpi (aumento della superficie boscata del 9%), mentre nelle Prealpi settentrionali, nel Giura e nel Mittelland la superficie forestale è rimasta sostanzialmente stabile. Fonti e info: www.bafu.admin.ch/aktuell/medieninformation (de/fr/it); www.wwf.ch/medien (de/fr/it) 9.11.2007;