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Futuro nelle Alpi: Spinta vigorosa per lo sviluppo sostenibile

01/03/2005 / Christa Mutter
La CIPRA-International sta preparando grandi cose. Il suo progetto "Futuro nelle Alpi" raccoglie l'attuale sapere alpino per metterlo a disposizione di tutto il territorio alpino, dando così rinnovato slancio ad una nuova progettualità per lo sviluppo sostenibile nella regione alpina.
È l'inizio di un viaggio… e a viaggiare sono i 5 membri del gruppo di coordinamento di "Futuro nelle Alpi", che si sono messi in viaggio attraverso i Paesi alpini per apprendere quanto più possibile. Il direttore della CIPRA Andreas Götz racconta: "dopo i preparativi a Birmensdorf e a Schaan, abbiamo incontrato persone a Grenoble, Milano, Lubiana, Monaco di Baviera e Salisburgo che assumono un ruolo molto importante per la prosecuzione del progetto: operatori culturali, professori, tecnici del turismo e dell'agricoltura e rappresentanti delle associazioni di categoria". Questi incontri sono il primo passo per raccogliere il "sapere delle Alpi". Le informazioni e la raccolta di idee devono essere preparati con cura e in forma facilmente accessibile, affinché da ciò possano svilupparsi progetti sostenibili a livello alpino. Andreas Götz spiega un'idea di fondo: "ci sono molti buoni progetti che non sono conosciuti dai soggetti interessati nel Paese vicino. Così come ricerche utili offrono stimoli preziosi, che però non vengono raccolti e messi in pratica. Noi vogliamo modificare questa situazione, e precisamente con un progetto ambizioso della durata di tre anni e mezzo. Occorre assicurare allo sviluppo sostenibile nel territorio alpino un vento in poppa vigoroso e costante. Questo è ora reso possibile grazie alla MAVA Stiftung für Naturschutz, che mette a disposizione circa 2,4 milioni di Euro.

Costruire una rete per il futuro
Il gruppo di coordinamento è composto da Andreas Götz, dal suo vice Michel Revaz, dalla collaboratrice Aurelia Ullrich, dal manager del progetto Wolfgang Pfefferkorn e da Karin Hindenlang, rappresentante dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL. "Noi siamo piuttosto specializzati su ambiente, natura ed economia" - spiega Götz - "perciò nei nostri viaggi è particolarmente interessante incontrare storici, sociologi e operatori culturali. La costruzione di una rete è già iniziata, molte di queste persone prima non si conoscevano neppure!". Il gruppo ha definito quali esigenze di informazione sussistano. "Noi vogliamo soddisfare diverse esigenze" afferma Götz "gli incontri personali in occasione di convegni internazionali sono preziosi, ma onerosi. Per questo c'è bisogno di seminari in ogni Paese. Parallelamente a ciò, sono necessarie documentazioni: opuscoli, libri, una banca dati Internet e mostre".

Tutte le strade portano alla CIPRA
Il gruppo raccoglie sistematicamente lo stato della ricerca e lo unisce a progetti modello che abbiano avuto successo. Cosa ne è poi di queste informazioni? Il manager del progetto Wolfgang Pfefferkorn spiega: "Supponiamo che una regione alpina voglia risolvere il problema della mobilità. A questo proposito non mancano adeguati esempi da altre regioni, ma chi li conosce? Noi non pensiamo di diventare il primo riferimento per i responsabili locali. Essi possono però contattare i tecnici che operano nelle regioni vicine, ad esempio un pianificatore territoriale, e qualcuno di questi conoscerà sicuramente "Futuro nelle Alpi". Il nostro obiettivo è che coloro che cercano informazioni, nel giro di due o tre passaggi arrivino alla CIPRA e a "Futuro nelle Alpi". A tal fine entro il 2007/08 dovranno essere disponibili documenti in tutte le lingue alpine. Pfefferkorn sottolinea "le diverse culture nel territorio alpino rappresentano un'opportunità per imparare l'uno dall'altro". Una buona occasione di verificare questo personalmente è offerta dal Convegno della CIPRA di quest'anno a Briga (cfr. p. 12), manifestazione organizzata in comune dalla CIPRA-Svizzera e da "Futuro nelle Alpi".

Sei domande, mille risposte
Il progetto affronta parallelamente le questioni principali dello spazio alpino. Per questo "Futuro nelle Alpi" è suddiviso in sei ambiti tematici:
1. Catene di creazione di valore aggiunto regionali, ad esempio nell'agricol tura e nel turismo
2. Identità regionale e capacità d'azione a livello sociale
3. Grandi aree protette quali strumenti dello sviluppo sostenibile
4. Mobilità (traffico per il tempo libero, turistico, pendolare)
5. Nuove forme decisionali nelle rivendicazioni di utilizzazione del territorio
6. Effetti e perfezionamento di politiche e strumenti
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