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Principio guida

09/12/2015

Suf·fi·cien·za

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da “sufficiente”: che basta a soddisfare una necessità o un bisogno, a conseguire un fine.

Il modello di benessere della società industriale occidentale è considerato un esempio a livello mondiale. Esso consente ad ampi strati di popolazione non solo di soddisfare i bisogni di base – alimentazione, sicurezza o formazione – ma anche di appropriarsi di molti altri beni non indispensabili, come i viaggi verso mete lontane, apparecchi elettronici o seconde case. Circa il 75% dei consumi riguardano beni materiali non di prima necessità. Il prezzo è alto: dobbiamo costantemente guadagnare di più, impegnarci di più per produrre di più, mentre di pari passo aumentano i consumi.

Attualmente viviamo a spese di altre regioni del mondo, delle prossime generazioni e della natura. Il modello di benessere occidentale si trova così in conflitto sempre più marcato con uno sviluppo sostenibile. Attraverso il principio guida della sufficienza e la domanda di quali siano i nostri reali bisogni, la CIPRA con alpMonitor affronta i campi i d’azione natura e uomo, pianificazione territoriale, turismo, abitare e lavorare e la capacità d’azione sociale.

Fonti ed ulteriori informazioni:


Par·te·ci·pa·zio·ne

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Dal latino “participatio”: coinvolgimento, partecipazione

Partecipazione, coinvolgimento, collaborazione, cogestione o inclusione.

Per poter reagire meglio e più rapidamente ai cambiamenti e alle sfide nelle Alpi servono nuove forme di formazione dell’opinione innovative e di processi decisionali non precostituiti. I processi partecipativi richiedono fiducia, trasparenza, accesso alle informazioni e una buona capacità di dialogare e di ascolto reciproco. Queste competenze dovrebbero essere assimilate non solo dalle classi dirigenti, ma da tutte le abitanti e gli abitanti delle Alpi, in modo da rimanere autonomi e capaci di agire.

Con questa richiesta la CIPRA per mezzo di alpMonitor affronta i campi d’azione natura e uomo, pianificazione territoriale, turismo, abitare e lavorare e capacità d’azione sociale.

Fonti ed ulteriori informazioni:


So·li·da·rie·tà

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dal latino solidus, per solido, genuino, compatto, robusto; coesione tra individui o gruppi sulla stessa lunghezza d’onda o di pari livello e il loro impegno per valori comuni.

Nelle Alpi molte persone dipendono spesso dalla solidarietà: solidarietà tra diversi abitanti delle Alpi, tra le regioni, tra le Alpi e il territorio circostante. Le persone più anziane, ad esempio, sono tendenzialmente più facoltose, oltre che presenti in preponderanza numerica. I giovani dipendono dalla loro solidarietà. I giovani, da parte loro, provvedono invece ad alimentare le casse del sistema previdenziale.
Le Alpi sono caratterizzate da un’alternanza di regioni molto differenziate: urbane e rurali, con una buona dotazione di infrastrutture o isolate e marginali, agiate e più povere. Collaborando insieme all’insegna della solidarietà, possono ottenere di più. Perché, in ultima analisi, le Alpi dipendono dalla solidarietà del resto d’Europa – ma è bene ricordare che vale anche il contrario: acqua ed energia elettrica scorrono verso valle, i flussi turistici e la creazione di valore risalgono le valli e i versanti.

Con uno sguardo particolare al tema della solidarietà anche la CIPRA per mezzo di alpMonitor affronta i campi d’azione natura e uomo, pianificazione territoriale, turismo, abitare e lavorare e capacità d’azione sociale.