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Clima

01/03/2018

Il nostro traguardo: Alpi clima neutrali entro il 2050

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© Jenni Kuck

La crisi climatica non si limiterà a provocare un aumento di eventi meteorologici estremi, come siccità, inondazioni, tempeste e valanghe nella regione alpina. Siamo di fronte alla minaccia di cambiamenti climatici radicali e su larga scala che potrebbero alterare drasticamente la vita nelle regioni alpine, così diverse dal punto di vista climatico, o addirittura metterne a repentaglio la sopravvivenza. Il raggiungimento della neutralità climatica nelle Alpi è quindi una priorità che deve essere perseguita con costanza e raggiunta a tutti i costi. Ciò richiede iniziative politiche, economiche, sociali e tecnologiche per le quali è necessario ottenere il sostegno della popolazione. Attuare la protezione del clima significa utilizzare le risorse naturali in modo sostanzialmente più parsimonioso, produrre meno sostanze inquinanti, puntare sull’efficienza energetica e produrre energia rinnovabile nelle aree già urbanizzate e non negli ambienti pressoché integri o poco compromessi. L’efficienza tecnica e le misure strutturali da sole non bastano. È necessario diffonde stili di vita e filiere produttive orientate alla sufficienza, nel senso di una vita lavorativa e del tempo libero più “leggera” dal punto di vista delle risorse e improntata alla lentezza. Anche se questo comporta il cambiamento di molte abitudini.

Per dare impulso a questo riposizionamento, la CIPRA è impegnata a mettere in rete e a sensibilizzare esponenti della politica, delle amministrazioni e delle imprese e collabora con rappresentanti della società civile alla definizione di progetti pilota e di misure concrete per rendere le Alpi climaticamente neutrali e resilienti al più tardi entro il 2050.